Presidente russo: no allargamento Nato

A partire dal 2011 la Russia compirà un "massiccio riarmo", partendo dalle forze nucleari. Lo ha annunciato il presidente Dmitri Medvedev spiegando i tre motivi di questo passo: le persistenti minacce del terrorismo internazionale, le crisi regionali e gli incessanti tentativi della Nato di allargarsi fino ai confini della Federazione russa. "Tutto ciò richiede un ammodernamento qualitativo delle nostre Forze armate", ha spiegato.

Il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha indicato tra i compiti prioritari dello stato "linnalzamento qualitativo" delle capacità di combattimento dell'Esercito, in primo luogo delle Forze nucleari strategiche che, a suo avviso, "devono assolvere tutti i compiti posti per garantire la sicurezza militare della Russia".

Un altro compito basilare, ha aggiunto il leader del Cremlino, è quello di "dotare le Forze armate degli armamenti più moderni e sofisticati". Medvedev ha parlato a una riunione con i vertici militari per fare il punto sullo stato delle Forze armate e delineare le prospettive per il futuro.

Medvedev ha poi criticato l'allargamento della Nato fino ai confini della Federazione russa, affermando che in tante parti del mondo resta una situazione di potenziali conflitti. "L'analisi della situazione politico militare nel mondo dimostra che in una serie di regioni resta un serio potenziale di conflitti, restano minacce legate anche alle crisi locali, resta il terrorismo internazionale, e non cessano i tentativi di allargamento della infrastruttura militare della Nato fino ai confini della Russa", ha detto Medvedev.