Russia:a rischio forniture gas a Ue
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Поделиться22008-12-22 20:12:41
"Se Ucraina non salderà i debiti"
Mosca rilancia l'allarme per le forniture di gas via Ucraina destinate all'Europa. Il conflitto tra Russia e Ucraina sul debito di Kiev per i debiti non ancora saldati potrebbe quindi mettere in pericolo il trasporto di metano verso i Paesi dell'Ue. Lo ha ribadito ancora una volta il governo russo. L'Ucraina deve pagare 2,4 miliardi di dollari. Finora Kiev ha versato 800 milioni.
Il primo vice premier russo Viktor Zubkov, che è anche presidente di Gazprom, ha ammonito i partner europei che "l'attuale posizione della parte ucraina potrebbe avere conseguenze sul transito di gas nel suo territorio e interrompere la stabilità delle forniture di gas all'Europa". Lo riferisce l'agenzia Interax, citando un messaggio inviato da Zubkov alla leadership della Ue e ai premier degli Stati membri della Ue. Come noto, Mosca ha minacciato di interrompere le forniture di gas a Kiev dal primo gennaio 2009 se entro fine anno non salderà il suo debito con Gazprom. Nel messaggio Zubkov ribadisce l'impegno di Gazprom nelle forniture all'Europa e ricorda che esiste un contratto a lungo termine sul transito del gas attraverso il territorio ucraino che non ha alcun legame con le forniture ai consumatori ucraini. Il rischio, tuttavia, è che Kiev prelevi gas destinato all'Europa, come successo in passato.
Поделиться32009-01-04 23:05:12
Gazprom taglia il gas all'Ucraina
Dal 1° gennaio fornitura sospesa
Come annunciato, il colosso energetico russo Gazprom ha completamente tgliato dal 1° gennaio le forniture di gas all'Ucraina. Lo stop è arrivato alle 10 ora di Mosca (le 8 italiane), quando è scaduto il contratto sulle consegne di gas russo al Paese vicino senza che sia stato raggiunto alcun accordo sul saldo del debito energetico che Kiev ha nei confronti di Gazprom.
Gazprom, al tempo stesso, ha sottolineato come siano stati aumentati i rifornimenti destinati all'Europa: una notizia volta a rassicurare i paesi occidentali europei chetemevano si verificasse una nuova crisi simile a quella del gennaio 2006, quando Gazprom ridusse la pressione del gas immesso nelle condutture ucraine facendo registrare riduzioni anche nel resto d'Europa. La Russia garantisce infatti all'Europa circa un quarto dell'approvvigionamento, di cui l'80% passa attraverso l'Ucraina.
Per quanto riguarda la querelle tra Mosca e Kiev, il premier russo, Vladimir Putin, ha spiegato che Gazprom aveva abbassato la tariffa proposta a Kiev da 418 dollari a 250 dollari per 1.000 metri cubi di gas, ma l'Ucraina ha definito la proposta "inaccettabile" se non verrà aumentata contestualmente anche la tariffa per il transito del gas russo verso l'Europa. Gazprom secondo Putin "ha offerto di vendere il gas all'Ucraina a 250 dollari" per "motivi umanitari" e per la crisi che sta affrontando Kiev, mentre i prezzi del metano acquistato dalle repubbliche centroasiatiche mediamente sono di "340 dollari per 1.000 metri cubi".
L'Ucraina riduce il gas verso Europa
L'Ucraina è pronta a far ripartire i negoziati con la Russia sui prezzi del gas. Lo ha dichiarato un consigliere del presidente Viktor Yushchenko. Quanto alla rottura dei colloqui, un assistente del presidente della Commissione per la sicurezza energetica in Ucraina, Bohdan Sokolovsky, avrebbe detto, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax, che è stata la Russia per prima a rompere i negoziati.
Intanto la compagnia del gas ucraina Naftogaz Ukrainy, in seguito al blocco delle forniture, ha dovuto ridurre il volume del transito di gas russo verso l'Europa di 21 milioni di metri cubi/giorno. L'ha comunicato, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax, il vertice del gruppo di Kiev
Поделиться42009-01-07 17:15:21
Gas,Eni: "Stop forniture da Russia"
"Italia in autonomia per 3 settimane"
L'Eni ha confermato che, dalle primissime ore di mercoledì 7 gennaio, registra una "sostanziale interruzione" del flusso di gas proveniente dalla Russia. I tecnici spiegano che il sistema energetico italiano resterà in totale sicurezza per 3 settimane anche se da Mosca non dovesse arrivare un solo metro cubo di metano. Russia e Ucraina riprenderanno le trattative sui contratti del gas nella giornata di giovedì 8 gennaio.
Barroso: "Stop a forniture in ostaggio"
Il presidente della commissione Europea José Manuel Barroso, secondo quanto riferito da una portavoce dell'esecutivo europeo, ha chiamato sia il premier russo Vladimir Putin che il presidente ucraino Viktor Iushenko. Barroso ha detto che Mosca e Kiev devono trovare "una soluzione immediata" alla crisi del gas, perché "è inaccettabile" che le forniture verso l'Europa siano "cadute in ostaggio".
I negoziati riprenderanno giovedì
Intanto anche il Parlamento europeo si è mobilitato per mettere fine alla crisi energetica. Per giovedì mattina è stata infatti convocata una riunione straordinaria della Commissione Affari esteri della Ue alla quale sono stati invitati il numero uno di Gazprom, Aleksei Miller, e il vicepresidente di Naftogaz Ukraini, Igor Didenko.
Il presidente ucraino Viktor Iushenko ha intanto chiesto alla Russia di ripristinare "immediatamente" il transito del gas destinato all'Europa attraverso l'Ucraina: Iushenko ha scritto una lettera inviata al suo omologo russo Dmitri Medvedev e allo stesso Barroso. Le trattative riprenderanno giovedì 8 gennaio a mezzogiorno.
Поделиться52009-01-10 10:39:42
Gazprom: "Riparte il gas per l'Ue"
Forniture riprenderanno subito via Kiev
Possibile soluzione della crisi del gas, quantomeno a livello europeo. Il capo della società Gazprom, Aleksei Miller, in una riunione con il presidente russo Dmitri Medvedev, ha detto che sarà firmato il documento che garantirà il transito di gas russo, via Ucraina, verso l'Ue. Per la ripresa delle forniture serviranno tre giorni. Miller raggiungerà in giornata Mosca per nuovi incontri con il numero uno di Naftogaz, la compagnia del gas ucraina.
Dopo l'accordo sugli osservatori, con molta probabilità si troverà l'intesa anche sul protocollo che sbloccherà la fornitura di gas all'Ue.
"Ci aspettiamo nel corso della giornata di firmare l'accordo relativo alla creazione di un meccanismo internazionale indipendente per il transito di gas russo attraverso il territorio ucraino", ha detto il capo di Gazprom, Aleksei Miller Miller. Resta però ancora il nodo del contratto tra il gigante energetico russo e il governo ucraino per il 2009.
L'arrivo degli osservatori
Le trattative si sono sbloccate dopo il sì di Mosca all'invio di un team di osservatori Ue che monitoreranno da otto stazioni quanto gas verrà immesso dalla Russia all'Ucraina, che è la via di transito verso l'Europa. In totale, saranno 18 i rappresentanti di compagnie del gas europee e di Gazprom, oltre a quattro responsabili dell'Ue che si dovranno dispiegare in Ucraina nei prossimi giorni.
Gli osservatori (alcuni dei quali sono già giunti a Kiev) dovranno essere inviati presso le stazioni di misurazione in Ucraina e Russia. Mosca ha affermato che le forniture verso l'Europa riprenderanno normalmente dopo la firma d'un accordo formale sulla missione d'osservazione internazionale.
Поделиться62009-01-11 11:35:34
Gas, riprendono le forniture all'Ue
Firmato accordo anche con l'Ucraina
Dopo la Russia anche l'Ucraina ha firmato l'accordo che consente all'Unione europea di monitorare il transito di gas russo verso l'Europa. Lo ha annunciato il premier, Iulia Timoshenko, dopo un incontro con il premier ceco Topolanev, presidente di turno della Ue. Le forniture di gas russo all'Europa che transitano per l'Ucraina "potranno riprendere" ha detto il ministro ceco dell'Industria, Martin Riman, che ha negoziato con Kiev a nome della Ue.
L'accordo prevede l'arrivo di commissari lungo il gasdotto, in maniera da controllare che i volumi di ingresso al confine siano gli stessi che arrivano nella capitale ucraina.
Sabato l'Unione Europea e la Russia aveano già firmato l'accordo; e dopo il "via libera" di Vladimir Putin, il primo ministro ceco, Mirek Topolanek, che ha condotto il negoziato per sbloccare il transito verso l'Europa del gas russo, è riuscito a siglare l'intesa anche con Kiev.
Secondo quanto ha detto la signora Timoshenko al termine dell'incontro, il protocollo firmato spiana la strada alla ripresa delle forniture di gas russo ai paesi europei.
Поделиться72009-01-12 16:26:52
Gas, Ucraina rifirma accordo
Senza postille non gradite dalla Russia
Il governo ucraino ha nuovamente firmato l'accordo che permette la ripresa della distribuzione di gas russo all'Europa senza l'aggiunta questa volta della menzione che ha portato Mosca a bloccare tutto. Lo ha annunciato il colosso gasifero russo, Gazprom, spiegando che Kiev ha ritirato le condizioni apposte nel fine settimana all'accordo che avevano spinto le autorità russe a dichiarare nulla l'intesa.
Domenica sera, dopo l'annuncio della firma da parte russa, il presidente Dmitri Medvedev aveva fatto sapere di ritenere nullo l'accordo, accusando Kiev di avere aggiunto una postilla inaccettabile, in quanto dichiarava l'Ucraina "senza alcun debito nei confronti di Gazprom".
La Russia inttanto ha inviato a Bruxelles una delegazione per i colloqui sul gas. Il vice primo ministro, Igor Sechin, e numero uno di Gazprom, Alexei Miller, stanno volando verso la capitale belga per un nuovo giro di negoziati. Lo riferiscono fonti vicine al dossier.
Поделиться82009-01-13 17:05:23
Gazprom:"Ucraina blocca flussi gas"
L'accusa di Medvedev, n.2 colosso russo
Nuovo stallo nella crisi del gas tra Russia e Ucraina. Quando sembrava che gli accordi siglati tra i due Paesi fossero stati rispettati, e l'Ucraina stesse per riprendere il flusso destinato ai Balcani, è intervenuto il numero due del colosso russo Gazprom, Aleksandr Medvedev. Il top manager ha accusato Kiev di non avere aperto i gasdotti al metano pompato da Gazprom per far ripartire i rifornimenti all'Europa.
Il flusso avrebbe dovuto riprendere oggi
In mattinata, l'ucraina Naftogaz Ukraini avrebbe dovuto iniziare a pompare a partire dalle 8.00 ora italiana 76 milioni di metri cubi giornalieri attraverso la stazione di Sudzha, che va verso i Balcani. Il flusso del metano russo avrebbe dovouto impiegare 36-48 ore per entrare a regime e, 24-72 ore per arrivare in Occidente, secondo stime Ue.
Gazprom: "L'Ucraina non ha aperto rubinetti"
Ma, secondo esponenti del colosso energetico russo Gazprom, citati dall'agenzia Intertass, l'Ucraina non avrebbe riaperto le linee dei gasdotti e starebbe di nuovo prelevando il metano destinato al vecchio continente. Quindi, per i russo sarebbe "fisicamente impossibile". riprendere le consegne. "Il gas non passa oltre il confine ucraino" ha detto esplicitamente il top manager di Gazprom, Aleksandr Medvedev.
Kiev ammette stop per "inaccettabili condizioni transito"
Poco dopo l'Ucraina ha ammesso di avere bloccato il flusso di gas verso l'Europa per "le inaccettabili condizioni di transito" imposte dalla russa Gazprom. Lo ha riferito un portavoce della compagnia statale ucraina Naftogaz. Poco prima la compagnia energetica ucraina, Naftogaz Ukraini, aveva chiesto "precise regolamentazioni per la cooperazione tecnica per il lavoro nelle stazioni di pompaggio" al confine con la Russia, denunciando problemi nel ricevere il metano dopo la riapertura dei rubinetti russi. Un comunicato della compagnia ucraina Naftogaz affermava poi che "i volumi e le direzioni (per le nuove forniture) non sono state concordate tempestivamente tra i due operatori del sistema di pompaggio" e quindi ora è necessario un lavoro congiunto per "riequilibrare" le forniture.
Поделиться92009-01-19 18:17:20
Putin:"A breve flusso gas verso Ue"
Positivi i colloqui con premier Ucraina
Il trasporto di gas russo verso l'Europa riprenderà a breve. Lo ha dichiarato il premier russo Vladimir Putin al termine dei colloqui a Mosca con il premier ucraino, Iulia Timoshenko. I negoziati sono andati avanti grazie anche alla pressione dell'Ue. Secondo l'accordo, Kiev pagherà il metano che acquista dalla Russia a prezzi europei scontati, nel 2009, del 20 per cento.
La condizione per questo sconto è che le tariffe di transito per il gas russo diretto in Europa restino le stesse del 2008. Secondo Dmitri Peskov, il portavoce del premier russo, Putin e Timoshenko hanno incaricato Gazprom e Naftogaz, i gruppi energetici dei due Paesi, di mettere a punto i contratti sulla base dei nuovi accordi.
Il portavoce di Putin ha aggiunto che "il flusso di gas verso l'Europa dovrà riprendere subito dopo la firma degli accordi stessi". La signora Timoshenko ha confermato ai giornalisti che "un terreno di intesa è stato trovato" e che "una volta messi a punto e firmati i documenti, il flusso del gas per l'Europa riprenderà
Поделиться102009-01-20 15:44:41
Gas, Russia riprende forniture
Approvvigionamento rifornisce Europa
Il colosso energetico russo Gazprom riprende martedì 20 gennaio le forniture di gas verso l'Europa attraverso il territorio ucraino. Lo ha annunciato il primo ministro ucraino Iulia Timoshenko, dopo un incontro a Mosca con Vladimir Putin. Il portavoce della Gazprom, Sergiei Kuprianov, citato dall'agenzia Ria-Novosti, ha precisato che l'approvvigionamento di gas all'Europa attraverso l'Ucraina è ripartito alle 10 ora di Mosca, le 8 in Italia.
Mosca aveva tagliato l'approvvigionamento dell'Ucraina lo scorso 1 gennaio a causa di un conflitto sul prezzo del gas e su arretrati di pagamento. La Russia aveva interrotto il 7 gennaio tutte le sue consegne di gas verso l'Europa attraverso l'Ucraina, accusata di "rubare" il gas.
La premier ucraina Timoshenko ha assistito nella giornata di lunedì 19 gennaio a Mosca alla firma di accordi tra le compagnie energetiche russa e ucraina, Gazprom e Naftogaz, prima di mettere fine alla disputa.